Coriano è posto su un crinale che fu teatro tra il 4 e il 14 settembre 1944 di due sanguinose battaglie per lo sfondamento della Linea Gotica (Operation Olive). A ricordo e memoria di quei tragici giorni è possibile visitare i seguenti luoghi:
Cimitero di guerra inglese
Via Piane 4 - Coriano (Sempre aperto)
Costruito nell’aprile del 1945, con tombe portate dai campi di battaglia circostanti, ospita 1939 tombe di soldati di varia nazionalità (1413 britannici, 427 canadesi, 28 sudafricani, 52 neozelandesi, 8 indiani, 1 australiana, 4 di altre nazionalità, e 7 non identificati), morti soprattutto nel corso dell’ultima grande battaglia tra l’Ottava Armata e la Wehrmacht tra il 4 e il 13 settembre 1944 sul crinale di Coriano per lo sfondamento della Linea Gotica. Il cimitero è stato costruito su un terreno ceduto dall’Italia in base alle clausole del trattato di pace ed è curato per conto della Commissione delle Tombe di Guerra del Regno Unito. Il cimitero di circa 30.000 mq è diviso in settori per facilitare la ricerca dei singoli soldati defunti. All’entrata del cimitero, nella cappellina vi è l’elenco ufficiale dei militari che furono sepolti senza distinzione di grado, reparto o religione, gli uni accanto agli altri.
Monumento ai caduti di tutte le guerre
via Garibaldi (di fronte Piazza Don Minzoni) – Coriano
Nei giardini antistanti la Chiesa, nel centro di Coriano, nel 1973 venne eretto il Monumento ai caduti di tutte le guerre, opera dello scultore istriano Vittorio D’Augusta e dell’ingegner Pino Ferri. La struttura commemora le vittime delle guerre mondiali (soldati, civili, vittime ignote), suggerendo con sua ampia concavità il silenzio del ricordo. Una citazione di Salvatore Quasimodo, “Ed è morte uno spazio nel cuore”, è iscritta alla base del Monumento. Inaugurato nel 1973, il monumento è potente e solenne nel suo silenzio rievocativo. Segni concavi, ungulati che sono la cifra di D’Augusta, feriscono le steli che cadono verso terra, simboli d’ignoti militi caduti. La stele bronzea spaccata in due evoca quello “spazio del cuore” ferito dalla morte, quel dolore che necessita della memoria per essere rivissuto, sublimato e lenito.
Cippo all'eccidio delle Saline
via ca' Fornaci - Coriano
Il 25 aprile 2004 è stato inaugurato un cippo a ricordo di tutte le 40 vittime civili delle Saline. In memoria di tutti coloro (alcune decine di civili) che, tra il 4 e il 15 settembre 1944 in località Saline, vicino al ponte di Pedrolara, persero la vita sepolti dal crollo dei rifugi sulle sponde del Rio Melo dove avevano trovato riparo. Inoltre il 10 settembre due ondate di aerei alleati sganciarono bombe, nel tentativo di colpire alcune vicine postazioni tedesche, uccidendo donne, uomini e bambini che erano lì rifugiati.
Lapide alle Vittime Civili della Linea Gotica
via Martin Luther King – Coriano
Il centro di Coriano custodisce un altro ricordo del passaggio della seconda guerra mondiale. Sulla parete laterale del teatro Comunale, in Via Martin Luther King, è stata apposta nel 2001 una lapide in ricordo delle circa 200 vittime civili corianesi morte durante i bombardamenti e i combattimenti per lo sfondamento della Linea Gotica. Una frase di Alcide Cervi invita a coltivare la memoria di quei tragici avvenimenti: “Dopo un raccolto ne viene un altro. Ma il raccolto non viene da sé, bisogna coltivare e faticare, perché non vada a male”.
Completano il percorso la visita al Museo della Linea Gotica Orientale nella vicina località di Trarivi, situato nella canonica della Chiesa della Pace. Il museo raccoglie un’ampia documentazione fotografica riguardante gli eventi bellici nonché aspetti della vita civile a seguito dell’offensiva di sfondamento della Linea Gotica, dal 25 agosto 1944 al 6 gennaio 1945. Le foto ripercorrono le varie fasi della lunga e sanguinosa offensiva e provengono in massima parte dal War Imperial Museum e in minima parte dal Bundesarchiv di Koblenz. Nelle sale del museo sono inoltre presenti numerosi reperti bellici ed è possibile vedere alcuni filmati d’epoca.